IL NOLEGGIO DI QUALITA' E' ECOLOGICO

Con queste poche righe cerco di dare il mio piccolo contributo alla spiegazione del perché il noleggio deve essere visto come una risorsa importante per chi lo sfrutta, non un modo per buttare i soldi .

In Italia, a differenza di tanti altri paesi, il noleggio non è ancora visto di buon occhio ,principalmente per una questione culturale,il possesso dei beni è un istinto che ha radici molto profonde nella nostra indole ,quindi quando si noleggia ,ci dà l’idea di non utilizzare bene il denaro.”Acquisto tanto poi a fine lavoro lo rivendo””perché devo dare i soldi per una cosa che poi mi potrà servire anche in futuro?”ecc. sono solo esempi di frasi che si sentono quando si parla di noleggio.

Non c’è dubbio, che, anche se lentamente questa convinzione sta cambiando,anche se il cambiamento avviene più per necessità che per scelta strategica,”noleggio perché non posso permettermi quell’oggetto e non perché lo reputo più conveniente””noleggio, perché non so dopo questo lavoro se ne avrò dell’altro”situazione questa generata dalla crisi economica. Ma a dimostrazione di questo cambiamento c’è la nascita di tanti nuovi brand che fanno del noleggio il loro core business, il car scaring e simili ,si sta andando sempre più verso uno sfruttamento delle cose ,verso una consapevolezza dell’utilizzo ,soprattutto le nuove generazioni ,sono più concentrate su ciò che si può fare con un oggetto , non sul suo possesso.Tutto questo nasce da un concetto fino ad oggi poco sfruttato anzi a volte tenuto appositamente lontano ,la condivisione.

Non c’è dubbio che grazie ai social, questo nuovo modo di porsi, ha raggiunto anche livelli paradossali,ma se contestualizzato e inserito nel mondo del noleggio, del quale la parola condivisione è sinonimo, può raggiungere la sua vera essenza.

Perché possedere un bene quando non lo utilizzo in maniera costante?

Perché utilizzare il proprio patrimonio per acquistare un bene che non mi produce reddito?

Perché utilizzare il proprio patrimonio per un bene che non è una risorsa ,ma una costo?

Perché non avere a disposizione sempre il bene perfetto per le mie esigenze?

Perché non avere a disposizione sempre il bene migliore che il mercato può offrire?

Perché non avere a disposizione sempre il bene che può rendermi più competitivo sul mercato?

Perché non avere a disposizione sempre il bene che inquina meno?

Mentre per le prime domande ognuno di noi può fare i suoi calcoli e dare la sua risposta ,vorrei porre l’attenzione sull’ultima domanda ,prendendola come spunto di riflessione.

Viviamo in un epoca che ci ha permesso di conoscere, vedere e vivere numerose esperienze,tra le quali quella dell’epoca delle macchine, che dalla rivoluzione industriale ad oggi hanno avuto un ruolo fondamentale nelle nostre vite. Abbiamo vissuto per un lungo periodo con macchine che erano indistruttibili,venivano realizzate con una tale abbondanza di materiale che le rendeva praticamente eterne,senza pensare alle conseguenze a cui avrebbe potuto portare quella metodologia di costruzione,un utilizzo eccesivo delle materie prime,un processo produttivo insostenibile per costi ed inquinamento,gli enormi costi di realizzazione hanno di conseguenza determinato enormi costi di acquisto ,senza pensare a quanto potesse essere difficile trasportarli,quindi si è determinato un tasso di inquinamento elevatissimo in tutte le fasi di vita della macchina, anche per il suo smantellamento .

Poi con l’arrivo della tecnologia quelli che erano i principi di costruzione sono fortunatamente cambiati,sono stati introdotti nuovi materiali,tanto che alcuni settori si è arrivato addirittura all’usa e getta delle macchine ,con un’attenzione più rivolta al commercio che anche in questo caso chi ci ha rimesso,con migliaia di macchinari da realizzare e poi smaltire ,senza averne fatto o quasi uso.

Questa era il così detto “processo lineare” dove un bene viene realizzato ,viene utilizzato,ma non sfruttato e viene smantellato.

Poi lentamente di settore in settore si è iniziato a parlare di noleggio che per molti versi, se lo vogliamo vedere nell’ottica ecologica è la soluzione migliore,in quanto non si parla più di “processo lineare”,ma di “processo circolare” dove un bene viene costruito , utilizzato e riutilizzato fino al massimo delle sue capacità e soprattutto sempre mantenuto efficiente , produttivo e rispettoso dell’ambiente ,anche perché i noleggiatori per mantenere produttivo il loro parco macchine, hanno la necessità di utilizzare macchinari con migliori prestazioni nei consumi,nei consumabili di cui sono dotati i macchinari ecc. e quindi sempre più attenti all’ecologia .

Lo dimostrano le grandi case di costruzione ,che hanno portato sul mercato sempre più mezzi così detti green . Lo si vede anche dai partecipanti alla fiera ECOMONDO di Rimini ,dove sono presenti numerosi produttori di macchine, che hanno in comune la loro attenzione per la natura.

Non a caso ERA (European Rental Association) ha impostato la sua ultima Convention di Roma sulla sostenibilità del noleggio,prima di tale appuntamento non immaginavo si potesse vedere il noleggio in quest’ottica, ma continuando a riflettere, credo possa essere una vera risorsa per l’ambiente quindi per tutti noi e per le generazioni futute.

Certo la strada è ancora lunga,ma come è emerso anche all’ultimo congresso di ASSODIMI, si sta percorrendo anche ad una discreta velocità,ora non resta che diffondere la cultura del noleggio di qualità (come promosso attraverso il progetto Quality rent di Assodimi) .

Marco Rossi